A dicembre al TeatroBasilica: “Le cose che restano” indaga la fragilità della memoria
Il mese di dicembre al TeatroBasilica si apre con un profondo viaggio nella mente e nella memoria. Sabato 6 e domenica 7 dicembre, va in scena “Le cose che restano”, uno spettacolo ideato e diretto da Alessandro Businaro che affronta il tema universale della fragilità dei nostri ricordi.
Lo spettacolo mette in scena la memoria come un processo continuo di costruzione e mutamento, un movimento altalenante tra il ricordare e il dimenticare. Al centro del palco, un tavolo con una torta unisce (e separa) i due protagonisti, Lui e Lei, interpretati da Grazia Capraro e Vassilij Gianmaria Mangheras. In una scenografia in cui il tempo si liquefa, i due personaggi si parlano, si scontrano e si riappacificano, rendendo difficile per il pubblico distinguere tra il piano del presente, quello del ricordo e della semplice immaginazione.
Con la drammaturgia di Stefano Fortin, l’opera solleva domande fondamentali sulla natura della nostra identità: “Quello che stiamo vedendo accade realmente o è il tentativo di ricordare (o dimenticare) qualcosa?”. Un racconto che si propone di esplorare la sommersione continua di persone, oggetti e sentimenti che definiscono ciò che siamo.
Per l’acquisto dei biglietti si rimanda ai canali ufficiali del TeatroBasilica.