“Jucatùre”: Antonio Milo e Adriano Falivene al Teatro Sala Umberto

Il Teatro Sala Umberto si prepara ad accogliere “Jucatùre”, un testo di Pau Miró che ha conquistato il Premio UBU 2013 come Miglior testo straniero. Con la traduzione e regia di Enrico Ianniello, lo spettacolo vedrà protagonisti Antonio Milo e Adriano Falivene, portando in scena una commedia agrodolce su quattro “amabili falliti”.

Una Compagnia di Invisibili

Nelle sue note di regia, Enrico Ianniello descrive i quattro protagonisti come una “combriccola stralunata e sfiziosa” che si riunisce per giocare a carte. Tuttavia, le partite vere e proprie non iniziano mai. I personaggi sono troppo presi da “discorsi totalmente assurdi e vaghissime idee di rivincita totalmente irrealizzabili”. Al di fuori dell’appartamento, questi uomini sono veri e propri “invisibili”:

• Un attore con la passione per i furti al supermercato e vuoti di memoria in scena.
• Un becchino balbuziente e logorroico, innamorato dei racconti di una prostituta ucraina che accoglie la sua solitudine.
• Un barbiere che non è più barbiere, ma non può dirlo a nessuno.
• Un professore di matematica con un vecchio complesso di inferiorità e un padre-fantasma che non lo lascia crescere.

“La vita vera è forse definitivamente negata ormai ai nostri grandi antieroi,” riflette Ianniello, “e allora non restano che le parole, parlarne agli amici, ottenendo in cambio una malinconica e amorevole comicità intrisa di ricordi e voglia di vivere.”

“Jucatùre” promette di essere uno spettacolo che, pur nella sua comicità, tocca corde profonde sull’esistenza e sulla ricerca di significato in un mondo che spesso ignora i piccoli drammi quotidiani.

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