“Ifigenia”: Il Gran Finale del Teatro Ostia Antica Festival con Eva Romero
Il Teatro Ostia Antica Festival chiude la sua prima edizione con un appuntamento di grande impatto e risonanza internazionale: “Ifigenia”, diretta da Eva Romero. Lo spettacolo, un adattamento della tragedia di Euripide a cura di Silvia Zarco, sarà in scena al Teatro romano di Ostia il 25 e 26 luglio 2025, alle ore 21:15. La rappresentazione, della durata di 90 minuti, sarà in lingua spagnola con sovratitoli in italiano.
Questa produzione segna un’importante sinergia tra il Teatro di Roma e il prestigioso Festival Internazionale di Teatro Clásico de Mérida, il più antico e rinomato festival di teatro classico di Spagna. Un’unione di visioni artistiche che celebra e valorizza la forza del dialogo culturale tra Italia e Spagna.
“Ifigenia” si immerge nell’universo femminile epico, portando in scena tematiche che potentemente riverberano nel nostro tempo. La regista spagnola Eva Romero, nota per la sua capacità di tradurre le ferite del presente in narrazioni mitiche, affronta apertamente la violenza di genere. Ispirandosi alle figure tragiche di Ifigenia e Polissena, lo spettacolo traccia un potente parallelo tra i sacrifici imposti nell’antica Grecia e le problematiche che ancora oggi segnano le esperienze femminili.
La scrittura di Silvia Zarco unisce passato e presente, indagando il senso di colpa, il dolore e il silenzio che circondano le vittime, evidenziando il tragico prezzo che le donne sono state costrette a pagare per la gloria maschile. L’opera si propone come un faro acceso su un tema universale e senza tempo, invitando a una profonda riflessione sul nostro passato e, soprattutto, sul nostro futuro, al fine di costruire una società di uguaglianza e giustizia.
Eva Romero commenta la sua visione: “Mia figlia sta arrivando con il suo abito da sposa e io la ucciderò. Questa è la frase più emblematica di questo spettacolo che vuole stimolare a fare una potente riflessione sulla violenza contro le donne prendendo spunto dalla tragica storia di Ifigenia, sacrificata dal padre Agamennone per assicurarsi la vittoria nella guerra di Troia, e dal sacrificio di Polissena, figlia della regina sconfitta Ecuba, che pone fine alla mitica guerra di Troia”.
Romero sottolinea che quella di Ifigenia è “la prima morte violenta di una donna che venga narrata nella letteratura occidentale”. Attraverso uno sguardo nuovo su tre tragedie classiche (Ifigenia in Aulide, Ecuba e Agamennone), lo spettacolo traccia un viaggio attraverso l’epopea della vittoria greca e non si limita a raccontare una storia antica, ma la usa per riflettere sulla società di oggi, sollevando domande sul senso di colpa, sul dolore e sul silenzio che circonda sempre le vittime della violenza.
“La mia Ifigenia è un’opera che vuole accendere un faro sull’alto costo che le donne hanno dovuto sempre pagare perché gli uomini raggiungessero la gloria, ma è anche un’opera attuale che intende ricordare l’importanza di continuare a lottare per l’uguaglianza e la giustizia. Attraverso un linguaggio universale e una storia commovente, siamo invitati a riflettere sul nostro passato sperando di costruire un futuro più giusto ed equo per tutti,” conclude la regista.
Un cast di eccezionale talento contribuirà a dare vita a questa potente narrazione:
Il team creativo include anche Elisa Sanz per scene e costumi (con Igone Teso per i costumi), Isabel Romero per la composizione musicale e Rubén Camacho per il disegno luci.
L’opera mette in luce la forza del teatro classico nel dialogare con le sfide del presente, celebrando non solo la bellezza del teatro antico, ma anche la sua capacità di rinnovarsi e di suscitare riflessioni che toccano ogni singolo spettatore.