“Disastri, ovvero quel che resta”: una riflessione sulla voce in un’epoca di rumore
Il mese di marzo al TeatroBasilica prosegue con uno spettacolo che interroga la nostra capacità di farci sentire in un mondo sovraccarico di stimoli. Sabato 7 e domenica 8 marzo, la compagnia Pilar Ternera presenta “Disastri, ovvero quel che resta”, un’opera che esplora la complessità dell’era contemporanea e la difficoltà di avere una voce in mezzo al rumore mediatico.
Con la cura e la scrittura scenica di Francesco Cortoni e la drammaturgia sua e di Leonardo Ceccanti, lo spettacolo è la prima tappa di un progetto triennale dedicato agli “Eroi Perdenti”. In scena, tre attori-performer – Matteo Ceccantini, Marco Fiorentini e Silvia Lemmi – si ritrovano intrappolati in una scena satura di cavi, microfoni e pietre, una potente metafora del diluvio di informazioni che caratterizza i nostri tempi.
In questo spazio grottesco, il trio si interroga sull’utilità di avere una voce quando non può essere udita, e sulla perdita di senso che affligge la nostra società. L’opera è un tentativo di creare un’opera aperta a molteplici interpretazioni, ognuna con la propria verità, offrendo al pubblico una riflessione profonda sui drammi e le sfide del presente.
Per l’acquisto dei biglietti si rimanda ai canali ufficiali del TeatroBasilica.