“Aggiungi un posto a tavola”: il mitico musical torna al Brancaccio con Giovanni Scifoni e Lorella Cuccarini

Il musical italiano più amato e longevo, “Aggiungi un posto a tavola”, torna al Teatro Brancaccio dall’11 dicembre 2025 con una nuova, prestigiosa edizione che celebra i suoi 50 anni dal debutto.

La commedia musicale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, con le indimenticabili musiche di Armando Trovajoli, è prodotta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni. La ripresa teatrale della regia originale di Garinei e Giovannini è affidata a Marco Simeoli.

Un cast d’eccezione per un classico senza tempo

Questa nuova edizione vanta un cast stellare che continuerà a emozionare il pubblico di ogni generazione:

• Don Silvestro: L’attore Giovanni Scifoni vestirà i panni del protagonista, il parroco del paesino di montagna.
• Special Guest Lorella Cuccarini: La showgirl sarà Consolazione, la donna di facili costumi che metterà alla prova gli uomini del paese.
• La Voce di Lassú: In onore del suo storico interprete, la voce di Dio rimane quella di Enzo Garinei.
• Sindaco Crispino: Marco Simeoli torna nel ruolo dell’avido sindaco.
• Ortensia: Francesca Nunzi è confermata.
• Clementina: Sofia Panizzi interpreterà la giovane figlia del sindaco.
• Toto: Francesco Zaccaro completa il cast principale.

La trama: un secondo diluvio e un gesto d’amore

Liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, la storia narra l’avventura di Don Silvestro che riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale.

Nonostante gli ostacoli del Sindaco Crispino e l’arrivo della seducente Consolazione, Don Silvestro riesce nell’impresa. Ma al momento dell’imbarco, un Cardinale lo disonora di fronte ai suoi compaesani. Di fronte al diluvio imminente, Don Silvestro compie un gesto infinito d’amore: abbandona l’arca, il rifugio sicuro, per condividere il destino con i suoi fedeli. Dio, di fronte a tanta umanità, interrompe il diluvio e imposta l’arcobaleno, concludendo la commedia su una tavola in festa e celebrando il ritorno alla serenità.

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