Un progetto teatrale unico nel suo genere, “Mamma Roma”, porterà le storie e le testimonianze delle periferie romane direttamente dove sono nate.
Dal 13 al 28 settembre, la “tragedia popolare in cinque atti”, con la direzione artistica di Fabio Morgan, andrà in scena in forma site-specific nei cortili delle case ATER, trasformando i luoghi della quotidianità in palcoscenici a cielo aperto.
Storie di donne e di coraggio
Nato da un’indagine e dalla raccolta di ore di voci e memorie, “Mamma Roma” è un racconto corale che unisce le esistenze di tre generazioni di donne. Lo spettacolo, basato su frammenti di vite reali, esplora le loro battaglie contro la marginalità, la povertà e l’assenza paterna.
Tra dialoghi ironici e taglienti, e con la voce poetica di Gargamella, il “filosofo del cortile”, lo spettacolo racconta la lotta per trasformare un destino segnato in una possibilità di futuro.
L’opera è il secondo capitolo del progetto pluriennale “Un giorno tutto questo niente sarà tuo”, una residenza artistica ideata da Fabio Morgan nel solco dell’esperienza di Pier Paolo Pasolini. Il progetto mira a recuperare una relazione viva con le periferie, portando in scena storie che risuonano in modo universale.
Calendario degli spettacoli
Tutte le repliche sono a ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria tramite il link https://www.eventbrite.com/cc/mamma-roma-tragedia-popolare-in-cinque-atti-4512883.
- 13 settembre: Ater Torrevecchia, ore 18:30 (Parco di Commendone – ingresso da via Francesco Giovanni Commendone)
- 14 settembre: Ater Lamaro, ore 18:30 (ingresso da via Contardo Ferrini altezza civico 52)
- 21 settembre: Ater Tor Marancia, ore 19:00 (Parco della Torre – ingresso da viale di Tor Marancia altezza civico 29)
- 26 settembre: Ater Trullo, ore 18:30 (piazza angolo tra viale Ventimiglia e via Campagnatico)
- 28 settembre: Parco Gino Strada (ex Veratti), ore 18:30 (ingresso da viale Marconi 648 – via dei Cocchieri)
L’iniziativa è realizzata da Progetto Goldstein, con il sostegno e il patrocinio di Roma Capitale, ATER Roma e il Ministero della Cultura.
Lascia un commento