“Gente Spaesata” di Sofia Russotto al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma il 22 e 23 febbraio 2025
Il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma ospiterà il 22 e 23 febbraio 2025 lo spettacolo “Gente Spaesata” di Sofia Russotto, una pièce che esplora le inquietudini e le fragilità della gioventù contemporanea.
Un’indagine sulle fragilità giovanili
Prendendo spunto dalla poesia di Cesare Pavese e dalle vicende biografiche del poeta, Sofia Russotto dirige Michele Eburnea, Filippo Marone e Gaja Masciale in uno spettacolo che racconta la storia di tre giovani “spaesati”, incapaci di trovare un senso alla propria esistenza. La loro vita è un susseguirsi di notti insonni, alcol, droga e musica, un tentativo disperato di fuggire dalla realtà e di costruire un mondo in cui sentirsi protagonisti.
Un’atmosfera nichilista
L’atmosfera dello spettacolo è permeata di nichilismo, un sentimento che porta i protagonisti a desiderare la morte come unica via di fuga dalla sofferenza. La mancanza di connessione con la realtà li spinge verso un vortice autodistruttivo, in cui la bellezza, simboleggiata dalla poesia di Pavese, sembra essere l’unico appiglio per dare un senso alla vita.
La regia di Sofia Russotto
Sofia Russotto, regista e drammaturga, crea uno spazio scenico “in vetrina”, un laboratorio esposto in cui il pubblico spia le vite dei protagonisti. La regia è curata nei minimi dettagli e utilizza un linguaggio simbolico e non naturalistico per raccontare la storia. La musica, elemento fondamentale dello spettacolo, diventa un vero e proprio personaggio, che accompagna e sottolinea le emozioni dei protagonisti.
Incontro con la compagnia
Domenica 23 febbraio, al termine della replica, il critico Antonio Audino medierà l’incontro con la compagnia, nell’ambito del progetto Staffetta critica.
Biglietti
I biglietti sono acquistabili online e presso la biglietteria del teatro.
Un’occasione di riflessione
“Gente Spaesata” è uno spettacolo che invita alla riflessione sulla condizione giovanile e sulla ricerca di senso nella società contemporanea. Un’occasione per confrontarsi con le fragilità e le paure di una generazione che fatica a trovare il proprio posto nel mondo.